domenica 20 aprile 2008

Evaporato in una nuvola rossa






















Le domeniche sembrano passare solo per tornare poi uguali.
Hanno denti da leoni, sono argento, rozzezza, vapori, noia, rimpianto, sabbia, sono imitazione.
Chi può pensare ancora di volersi accontentare?
Brucia nei miei ricordi come acido, è un ricordo.
Mi accarezza il collo come una diciottenne eccitata, è solo vanità.
Non c'è sosta.
Noi due immaginiamo la felicità in salita,
sarà quasi bello invece lascrci travolgere
quando vedremo una cosa felice cadere.
Sarà quasi un mercoledì.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

vanità? si è immobili, tacendo il desiderio. afferratevi i menti e guardatevi negli occhi.

vinci ha detto...

dici che così potrei assorbirle il tepore?

Anonimo ha detto...

o riaccendi il fuoco

vinci ha detto...

vuolsi così colà come si puote dove si vuole