sabato 12 aprile 2008

Ti va di dire tutto ciò che sai?



























E' stato bello.
Ma questo è successo l'altro ieri.
E' ieri che mi sfugge.

Piantiamola di rimproverarci solo perchè siamo felici.
I can't take my eyes off you... ascolto Damien Rice dal mio i-pod.
E' facile dire che non bisogna farlo.
Ma voi ci riuscireste?

Voterò, aspettando Vendola





















Vabbè, dai, parliamo di elezioni.
Qualche settimana fa ho detto che sarei andato a votare annullando la scheda.
Era quello che pensavo perchè non mi riconosco in nessuna forza politica, perchè trovo che questa legge elettorale sia non solo anti costituzionale, ma una vera presa per il culo.
Ebbene ho fallito!
Non ci riesco, andrò a votare.
Ma per chi?
Non lo so ancora. Di certo non voterò il centro destra e di certo non voterò il Partito Democratico.
Facendo zapping ieri sera ho sentito l'appello dei partiti agli elettori. Se dovessi basarmi solo su quello voterei socialista.
Boselli è stato l'unico a dire che la vera priorità in Italia è la scuola, la scuola pubblica, l'istruzione come forma di rinascita culturale.
Boselli è stato l'unico a parlare di diritti per la coppie di fatto, per le coppie omosessuali, l'unico che ha parlato di laicità.
Anche Bertinotti, anche il mio attuale idolo politico , Nichi Vendola, si è lasciato andare a piccole sviolinate papiste. Boselli ha parlato di difesa della legge sull'aborto, di difesa delle libertà dei malati, di testamento biologico, oltre che di lotta al precariato.
Mi è piaciuto il suo discorso e mi ha convinto. Poi andando un po' indietro il socialismo è una grandissima ideologia, una spinta socio-culturale che non ha mai avuto eguali, neanche nel comunismo.
allora perchè non votare Boselli?
Perchè non potrei mai votare un partito in cui ci sono ancora i reduci craxiani, perchè il questi ultimi anni non ha fatto nulla per staccarsi realmente da queste ingombranti costole.

Voterò turandomi il naso la sinistra arcobaleno.
Darò il mio voto a quella merda di Pecoraro Scanio, un personaggio avvilente.
Perchè voterò così? Perchè spero in una futura leadership di Vendola, spero che quello di Bertinotti sia veramente l'ultimo passaggio prima del nuovo. E nella sinistra arcobaleno, come in tutta la politica italiana il nuovo è solo Vendola.

venerdì 11 aprile 2008

Poesia a più mani...ma perchè certa gente non appena inizia a lavorare in un ufficio pubblico si rincoglionisce??!!































Concordando con quanto rilevato,
al fine di un progressivamente auspicato
sforzo di condivisione
le sarei grata, senza volerle arrecare troppo disturbo però, ma con modalità a lei gradite, di prendere nota che la importuno esclusivamente per informarla che il plesso a cui fa riferimento non è sito dove credevamo.
Questa ricerca non ci impegna, ma dà
valore
necessario per una nuova
missiva.
gradirei gentile conferma di tutto, perchè io non ho capito nulla di quello che ho scritto!

Nota al testo:
La poesia è stata scritta a quattro mani (si ringrazia sentitamente)
con frasi prese qua e là dalle farneticanti mail di una collega.

Mica per niente si chiama passione




























Sono un pitosforo oggi e ho bisogno d'acqua.
- Che ci fa sottoterra? Quando si deciderà a fiorire? -
Ho il mento appoggiato nel palmo della mano sinistra.
Ho gli occhiali, una felpa blu con il cappuccio, la barba di due giorni,
jeans e scarpe da ginnastica...mi vedi?
Son un pitosforo oggi
e anche oggi, come ogni giorno, ho messo da parte un po' di cose per non fare niente.
Alle mie spalle
il riflesso di una sigaretta accesa,
dietro di me qualcosa di feroce.

Ho sonno, si vede? Allora me ne vado a dormire così non ci penso più






















Anche alle quattro del mattino le luci sono ancora accese.
Cambio di scena, cambio di stagione.
- Dio ti prego fai passare in fretta questi giorni, inizierò a credere in te se lo farai. -
Un momento pregavo Dio, un altro pregavo il tempo, un altro ridevo di me stesso.
Alla fine, però, il tempo lo sentivo molto più vero di quanto sentissi la presenza di Dio su di me.
Me la caverò lo stesso, vero?
Mi sposerò, avrò dei figli a cui avvelenerò la vita, a cui racconterò migliaia di bugie, mia moglie pur amandomi mi tradirà e io sarò sempre così come sono.
Avrò paura di Dio e assumerò un atteggiamento ambiguo nei confronti del tempo.
Saprò fare a meno di entrambi.
Aspetterò una lunga settimana prima di parlare di nuovo così, ho deciso.
Che palle però, ora che iniziavo a capire il sogno, ora che le parole iniziavano ad uscire con facilità!
Mi chiedo solo se la colpa sia di qualcuno o di qualcosa.

giovedì 10 aprile 2008

Come una donna del seicento strizzata in un bustino che le toglie il fiato



























C'era una volta una notte in cui ragazzotti sembravano vecchiotti,
c'era un cane che parlava, c'era fumo che usciva da una macchina,
non c'erano dolci, non c'era cioccolata,
c'era prova di incertezza e il bisogno di confortare.

C'era una volta una notte che abbiamo appeso ai piedi del letto,
una notte a cui abbiamo detto ciao con la mano,
c'era anche, ma non ce ne siamo accorti.

Conta sulle dita quante notti così conosci
e poi chiamami e poi dimmelo.

Non può essere certo la nostra notte, una notte che finisce così, vero?

Ho chiuso il libro allora, spento la luce, pensavo ci saremmo baciati.

mercoledì 9 aprile 2008

Spettegolando
















Cinque canzoni per cinque persone.

Waves of grain: Ma hai mai provato a fare l'amore con questa canzone come sottofondo?

Have You Ever Seen The Rain: Immagina una notte con la nebbia e la pioggia sottile, una notte senza rumori dove anche il rotolare di una bottiglia di plastica mette paura

Se ti tagliassero a pezzetti: Perchè mordo il filo ed è quello che rimane

Farewell: Perchè sorridevi e sapevi sorridere

La leva calcistica della classe '68: Perchè non abbiamo ancora finito di stupirci

Dopo aver dormito quando non avrei dovuto




















Di chi fra noi racconteranno la storia quei salmoni che ci hanno visto parlare?
Di me che pianto chiodi, che incollo e piallo assi?
O di te che lì nella cabina del tuo furgone non hai null'altro da fare che contare i posti da dove farci partire?
Ecco il salmone che dorme sul divano.
Certo che ci fermeremo a guardarlo, chi non lo farebbe al posto nostro?
Ma lo faremo insieme questa volta e sarà qualcosa in più rispetto al passato.
Ho parlato di te con una maga:
d'ora in poi, mi ha detto, che non starai ferma un istante.
Viaggerai giorno e notte senza fermarti mai.
Ogni minima parte del tuo corpo sarà sempre in movimento.
Finchè non arriverai in un posto che ancora non conosciamo, dove penserai:
il luogo è questo.
E ti siederai a terra sorridente, perchè sarai stanchissima di fare il salmone

martedì 8 aprile 2008

Eri bellissima!



















Alzo lo sguardo per riuscire a vedere meglio.
Non datemi da bere roba forte però, altrimenti divento cattivo.
Ecco, perchè se proprio devo dormire, almeno cercate di chiudere la porta della mia stanza, non ce la faccio con tutti questi rumori.
Comunque vi prego ascoltatemi. Devo dirvi questo:
la mia compagna è venuta a trovarmi questa sera e quando mi ha baciato le ho detto di andarsene.
L'ho spinta fuori dalla mia camera e ho sbattuto la porta dietro di lei.
Non si capisce cosa sono?
Sono quello che dice: - dolcetto o scherzetto? -, sono un ragazzo abbastanza grande per fare a meno della bellezza.
perchè io vorrei tanto fidarmi della fantasia come mi fido della mia memoria. Certe volte parlo da solo, proprio così come ora, quando sto inventando per puro gusto di immaginazione.
Prima di andare a letto mi metto al computer e scrivo.
Non capisco ancora chi leggerà mai quello che sto scrivendo, non lo so, ma vi prometto che la prossima poesia avrà un finale diverso.
Io la amo e se mai ho sostenuto il contrario stavo solo mentendo.
Hai capito?
Sto parlando di te, ancora una volta di te!

Pensavo: è bello!

























...è che non conosco neanche quel che voglio dimenticare.

Se balli ti adoreranno.
E se invece entrassi nei loro sogni come tu entri nei miei?
Non ci vuole molto per disturbare l'equilibrio di un ragazzo.
Così lei resterà nel suo ruolo ed io nel mio, così io la bacerò.
Stringo gli occhi contro il fumo, mentre ci sono due bambini che si guardano in silenzio in quella macchina blu.

lunedì 7 aprile 2008

Cronaca di un lunedì di sole

























Bevo alla bottiglia acqua frizzantissima. Che goduria, dopo aver mangiato una pizza!
Oggi ho avuto un lavoro: devo fare una serie di lezioni a dei professori di liceo sulle nuove tecniche di insegnamento della letteratura italiana.
Punterò molto sulla comparazione fra generi.
Il fumetto, la canzone, il cinema, il disegno, con la poesia, la prosa, la novella etc. etc.
Vediamo quel che viene fuori.
Partirò da Boccaccio e i Simpson.
Mi sto lentamente abituando ai miei capelli cortissimi.
dicono che non stia affatto male, anche se io appena sveglio ho difficoltà ad accendere la luce di fronte allo specchio.
Ho rivisto la mia fidanzata che non vedevo da quasi dieci giorni e sono stato bene, molto bene.
Oggi non ho incontrato Fabrizio nemmeno nell'ascensore mentre andava a lavoro.
Sta fiorendo il pitosforo, ed è il fiore che amo di più.
Ascolto Lou Reed in Pale Blue Eyes...
...ho paura che domani cambi il vento e che torni la pioggia...
Ho quasi paura delle giornate di sole.

domenica 6 aprile 2008

Prima di dormire





















Mi gira la testa ho fumato troppo.
- Svegliati.Ti sei addormentato sul divano. -
Dice mia madre.
Ma quando mi alzo dal divano non ricordo più da che parte è la mia stanza.
Era un sogno quello prima di svegliarmi o questo?
- Vai a letto, domani ti devi alzare presto. -
E' l'attrazione verso ciò che dura?
Verso ciò che è rassicurante?
E' questa la paura di cambiare?

Sogno...



















Voglio che le cose siano corte e chiare.

Fabrizio si è alzato alle 11 oggi. Oggi è domenica.
Ha mandato un sms di risposta, ha acceso il computer e si è messo a scrivere.
Stanotte ha sognato un uomo che ingoiava la chiave della sua porta.
Un uomo che gli diceva:
- Io non so chi sei tu. Io sono stato qui tante volte, ma non mi ricordo di te. -
Sono curiose le cose che prima dimentichiamo e poi improvvisamente ci tornano alla memoria.
L'uomo si è avvicinato a Fabrizio aveva un acre odore di alcool.
- Fammi un favore. Torna a letto e non pensarci più. Faremo finta che è ancora notte, faremo finta di essere innamorati. -

Aggettivismo

























Ordinato come il pensiero degli altri quando parlano di te...
Tenero come lo sguardo che non rivedrai più...
Elettrica come la voglia di fare l'amore...
Veloce come la notte...
Inutili come le parole...
Invisibile come la rete...
Divertente come un gioco...
Colorate come le mani...
Scuro come il corpo della mela di ieri...
Ripetuta come la preghiera...
Ironica come la bugia a cui tutti si crede...

Che immagine è venuta fuori? Quale sostantivo?

Felicità...da Al Bano a Goethe


















Da sempre l’uomo ha cercato di evadere dai limiti angusti dell'organizzazione esistente che la schiacciava, con la fantasia e col sogno” diceva Gramsci. Accanto a Don Chisciotte che aspira all'avventura bella esiste anche Sancho Panza che cerca invece “certezze di vita”, e che prefigura l'uomo del mondo moderno, pieno di dubbi e concretezza.

Le emozioni, qualunque esse siano, sono componenti fondamentali della nostra vita. Da esse, anche quando non ce ne accorgiamo, partono gli stimoli che muovono le nostre giornate.

don chisciotte.jpgL'uomo è soprattutto alla ricerca di quelle sensazioni ed emozioni che lo facciano star bene e lo appaghino, in una parola è alla ricerca di quello stato emotivo di benessere chiamato felicità . La felicità è data da un senso di appagamento generale e la sua intensità varia a seconda del numero e della forza delle emozioni positive che un individuo sperimenta.

Numerose son state le ricerche fatte da medici o psicologi su cosa dia la felcità. Si son cercate, sin dall’antichità, formule, che permettessero agli uomini si trovare, a comando la felicità, il benessere psicologico, ma mai nulla è venuto fuori.

Scrittori, poeti, cantanti, filosofi, persone comuni, ognuno si trova a pensare, descrivere, cercare questo stato di grazia. Per tentare di definire questa condizione alcuni studiosi hanno posto l'accento sulla componente emozionale , come il sentirsi di buon umore, altri sottolineano l’importanza del considerarsi soddisfatti della propria vita. La felicità a volte viene descritta come contentezza, soddisfazione, tranquillità, appagamento a volte come gioia, piacere, divertimento. Cos’è?

Se devo associare la parola felicità ad una canzone la prima che mi viene in mente è sicuramente quella di Al Bano e Romina “Felicità”, una canzoncina anni ottanta senza grandi pretese, che ha avuto il merito comunque di indicare una strada per la felicità, quella della quotidianità, della semplicità. Certo c’è molto buonismo in questo, molta superficialità, e una buona dose di superficialità, ma è nello spirito di quegli anni. Sicuramente è una canzone poco attuale, non c’è più, infatti, lo stesso spirito eccessivamente edonistico di quegli anni. Gli scenari politici ed economici non sono più quelli e quindi anche la canzone festivaliera di Al Bano probabilmente ha ancora meno senso di quasi 30 anni fa.

Ma cosa voleva dire, cosa voleva significare? La verità è che, se vogliamo essere felici, possiamo esserlo immediatamente, perché la felicità non è nel futuro, ma nel momento presente: non conta quanto abbiamo, ma quanto riusciamo a godere di quello che possediamo. Questo era il significato di tutte quelle similitudini mascherate che costituivano lo scheletro della canzone.

E’ inutile, forse controproducente trascorrere la vita inseguendo il successo, la fama, i soldi e il potere, perchè mentre lottiamo e competiamo per raggiungere tutto ciò, ci allontaniamo inevitabilmente dai nostri valori e ci rendiamo schiavi di un sistema che da noi vuole sempre di più e sempre di meglio. Solo concentrandoci sul processo anziché sul risultato, allontanandoci dalla competizione e dalle illusioni condizionanti potremo ritrovare la gioia nelle piccole cose della vita quotidiana e ritornare ad impostare la vita secondo i nostri valori.

Un esempio di felicità come trasporto, per esempio, è rappresentato dall’amore, pensiamo alla raffigurazione pittorica del Bacio di Gustav Klimt. Pensate agli amanti presi dal vortice, dal trasporto del bacio. La felicità nell'attimo di sentirsi felici e l'attimo seguente che, immediatamente, svanisce. Nell'attimo in cui ci si sente felici non si ha una percezione diretta dell'attimo, ma si sente solo la fine del tempo stesso. E' questa la caratteristica tipica della felicità. Noi diciamo che: "la felicità è breve", solo se la guardiamo nel momento stesso in cui siamo caduti dall'attimo felice altrimenti non lo diremmo. Nell'esperienza culminante nella felicità, si è soliti dire che si " può toccare il cielo con un dito" perché cade il tempo. E allora la caratteristica della felicità è di farci sentire infiniti, perché il tempo stesso è come sospeso. Il tempo che cos'è? Quando noi siamo presi nel vortice della felicità, noi dimentichiamo il tempo. E' questa la dimensione di incanto descritta dal Bacio di Klimt, forse la stessa che hanno provato, forse anche inconsapevolmente a rivivere Al Bano e Romina dal palco sanremese, il guardarsi negli occhi degli innamorati, che dura un'eternità. Ma poi si cade da tutto questo. Goethe creò una bellissima immagine quando scrisse "all'acme non si regge, all'acme non si regge. O si cade nell'indifferenza o nella morte". L'attimo viene, piuttosto, come grazia. E allora quali sono i modi attraverso cui si può far rivivere nell'uomo una condizione di felicità? Ecco: questa è la vera domanda da porsi: quando noi usciamo dall'acme, dal culmine, la felicità è finita o la dobbiamo pensare in un altro modo, per raggiungerla nuovamente? Questo è il problema, pensiamoci.