
Non credo di essere bloccato dalla paura di non sapere, forse mi spaventano i cambiamenti, ma cerco di non coinvolgere altre persone nelle mie paure. Credo che la difefrenza stia qui: vivere da soli i propri limiti oppure trascinare gli altri e quindi renderli impotenti, incapaci di difendersi e quindi destinati a stare male.
Visto che non ho nessuno da odiare odio lei, visto che non c'è un vero colpevole dò la colpa a lei, visto che non c'è un nemico in una storia come questa, faccio di lei il mio nemico. La insulto: Stronza, ipocrita di merda, troia.
Il mio è un peccato senza pentimento. Visto che chi dovrei insultare sono io, insulto lei e scopo con un'altra. Visto che non sono riuscito a dirle quanto l'amo dico che la odio.