sabato 20 gennaio 2007

Bobby




Cast
Anthony Hopkins, Demi Moore, Nick Cannon, Sharon Stone, Helen Hunt, Martin Sheen, Freddy Rodriguez
Regia
Emilio Estevez
Genere
Drammatico











E' un pessimo film.
L'idea è buona, raccontare più che le ultime ore della vita di Robert Kennedy, l'atmosfera "americana" che ha portato Kennedy ad un passo dalla candidatura alla Casa Bianca.
Il 68, i movimenti antirazzisti, i movementi giovanili, la crisi della borghesia...
...non ha collante però, si ispira a certa buona letteratura americana anni 60/70 ma non ha nulla di Carver o di Barthelme per esempio. Il cast poi è il vero tallone d'achille. Attori come Demi Moore o Anthony Hopkins appiattiscono i loro personaggi invece di metterli in luce proprio a causa del loro nome. E' un film dal finale retorico, banale, americano, nell'accezione peggiore del termine. Per provare a salvarlo, il regista, secondo me, avrebbe dovuto concludere il film con l'uscita di Kennedy dalla sala delle conferenze, non far vedere la morte (tanto tutti sanno come sarebbe andata a finire). Sarebbe stato un effetto positivo che si sarebbe fuso bene con l'annunciato, ma non visto, negativo della futura morte.
Speriamo che il prossimo film sia più bello.
Per fortuna che nella colonna sonora ho trovato Nick Drake!

giovedì 18 gennaio 2007

Quello che vorrei fare
























Vorrei passeggiare di notte per Bari nella mia clio color polvere
Mangiare cioccolata fondente
Parlare senza dover guardare l'orologio e dire: - è tardi andiamo a dormire -
Rivedere Marrakech express
Inventare una favola
Tornare in "taverna" e trovare tutta la gente che c'era prima
Chiudere gli occhi e ritrovarmi per un po' a Tours
Bere un tè all'arancia
De Andrè e Damien Rice
Sciarpa bordeaux, finestrino un po' abbassato davanti al mare
Leggere Tokyo blues senza paura che finisca
Tenerti per mano e aver voglia di baciarti
Giocare a pallone e fare goal di testa su calcio d'angolo
Farmi portare al cinema senza sapere che film andrò a vedere e trovare il film bellissimo
Vederti con una gonna corta e calze scure scure
Buenos Aires con la pioggia
Sushi e maki
Cioccolato e doppia panna da Colino
Tornare al Flacco e risedermi nel banco con Checco
Andare con mio fratello a Capo Nord
La pizza doppia massa senza pomodoro scamorza e speck
L'Andalusia in macchina
Vedere New York in Autunno
Scrivere quel libro che non riesco neanche ad incominciare
Fare l'amore in macchina
Mangiare una granita di limone a Ginosa Marina
Ricevere un tuo sms di buonanotte ora
Il cinema il venerdì sera con te
Riuscire a portarti al concerto di Damien Rice a Milano
Sapere che sei felice con me.

martedì 16 gennaio 2007

Lettera da spedire













A che punto è oggi?

Il cielo dice che è sera. Questo è l'effetto che voglio.

Tra pochissimo tempo lo ritroverò amaro, come una stellina fra tante nubi rotte.
Gli voglio anche bene, perché mi fa tenerezza in tutti i suoi difetti, perché la buccia del mio amore è più succosa di quella della mia fantasia, dell'idea di non averlo. Gli voglio anche bene…ma….…ma vorrei non pensarci più, vorrei non desiderarne più, eppure so bene che si può far prova d'amore con i silenzi, più o meno come quando si han tante cose da dire. Egoista o malato immaginario, allora? Mi chiedo se un uomo vile potrà mai credere di aver perso la propria immaginazione, di essere diventato coraggioso.
Mi manca l'ampiezza di profondità dei suoi occhi. Sono entrata in una sua lettera, è vero, è vero che mi ha scritto, è vero che prima mi ha fatto piacere e poi mi ha spaventata. Eppure anche io, con lui, ho conservato una specie di castità, l'appagamento di chiuder la sua vita nelle lettere e non su di me. Mi ha aiutato però.
.. (continua o continuerà...)

domenica 14 gennaio 2007

Tu non parlarmi come in una poesia




E se facessi quel che non dici?
Si può attendere se c'è voglia che non si vede.
Quella seduta sulla panchina non guarda:
fuma con il viso arrossato.
Non sono che solitudini
se nessuno guarda chi li guarda.

...notte a Buenos Aires...






...con Luca siamo nei viali del Parco del quartiere di Palermo …

...la gente cammina anche se è notte...Le ragazze seminude del Parco di Palermo sono belle e giovani, mostrano sorridendo il loro corpo, io e Luca guardiamo e ogni tanto ci scambiamo degi stupidi sorrisi. E' un po' come se ci chiedessimo senza chiedercelo se c’è qualcuna che ci piace particolarmente … “Grazie … magari domani …” ; il nostro tassista è decisamente spiazzato … Io e Luca non siamo lì per cercare ragazze. “Senor usted no quiere chicas, no quiere droga … quiere travestas … hombres..?(Signore lei non chiede ragazze, non chiede droga … non è che vuole travestiti … uomini?”); ridiamo … ci racconta il tassista che ogni notte a Buenos Aires accompagna almeno 2 – 3 italiani che cercano ragazze … ed altro … ed a Baires, di notte, viaggiano 18.000 taxi (rapido conto: fanno quasi 50.000 italiani in giro di notte a Buenos Aires in cerca di emozioni … non c’è che dire … una domanda assai significativa … è la mia riflessione di “studioso e giornalista”). Finalmente il tassista si arrende, la sua compagnia è simpatica, ci porta a vedere i palazzi di San Telmo, alla Recoleta, a Puerto Madero … parla, parla Omar, ci racconta della tristezza argentina, dei suoi sentimenti politici, delle madri di Plaza de Mayo … di Evita, di Peron, …. Lo ascoltiamo con piacere...intanto Luca fuma.

Sono già quasi le tre di notte … chiediamo ad Omar di accompagnarci allo studentato, passando dal Bar Exedra … Omar ci lascia all’angolo … il tassametro segna 40 pesos … Omar, il tassista, ce ne chiede 50 … per l’attività di guida notturna extra … glieli do’ volentieri e lui mi lascia il suo numero di cellulare … “per ogni cosa che mi possa servire in Buenos Aires… qualsiasi cosa”.

Scendiamo all’angolo … il bar Exedra, a 400 mt dal mio alloggio, è spopolato … io e luca non conosciamo nessuno… poche “chicas” dallo sguardo triste … mi vedono scendere dal taxi ed accendono il loro sorriso da dietro le ampie vetrate del bar; per molte di loro rappresento l’ultimo pesce da pescare nel fiume della notte e anche l’ultima speranza di portare a casa qualcosa. Mi incammino nell’aria fresca che mi accarezza il viso .. deciadiamo di berci un tè caldo io bevo il tè, Luca una birra, cerveza gelata …




Io ti amo

The prestige

Un film di Christopher Nolan. Con Hugh Jackman, Christian Bale, Scarlett Johansson, Michael Caine, David Bowie.

Credo che si debba necessariamente partire dal concetto di illusione:
qualcosa che non è, ma che si vuole che sia.
Il pubblico sa che quello che vede è una finzione, sa che c'è il trucco, ma sa anche che vuole che questo trucco lo inganni, lo meravigli, lo tenga in suspance.
E' il fil rouge dell'intero film. Si comprende subito che nel film non c'è niente, ma lo si vede, gli si concede fiducia fino alla fine, anzi ino a quando, usciti dal cinema, non ci si accorge che è stata tutta una presa in giro, tutto sommato non del tutto spiacevole, ma comunque una vuota presa in giro.

P.S.
Scarlett Johansson non può sempre fare la stessa parte...deve tornare a Lost in translation...altrimenti diventa la macchietta, bella, di sè.