lunedì 12 febbraio 2007

Volammo davvero... o lo faremo
























Del resto a casa servono le poesie se non a far innamorare le donne?
E se anche tipi come Manzoni o Leopardi non l'hanno mai detta una frase del genere, io so che l'hanno pensata.
A 15 anni avevo paura dell'amore, avevo paura di provocarlo, di non esserne all'altezza.
A 31 anni, invece, la giovinezza ha già dato il peggio di sè.
Chissà se i sedicenni di oggi penseranno lo stesso alla mia età. L'amore esiste per togliere l'urlo dalle nostre vite. Eppure sono in tanti quelli che vivono nella paura di amare. Non è mai troppo tardi per tornare indietro, ma è tardi se non si è sicuri, se non si vuole sognare, se si ha paura di volare.
Troppo spesso le nostre paure si dimostrano meno vere dei segni che le rappresentano nella nostra mente...
...accesi la luce...cercai trai miei dischi un vecchio vinile che potesse rendermi ancora più bello tra i miei ricordi. Mi lasciai trasportare sul mio letto.
Avevo gli occhi chiusi e la bocca semi aperta. Sentivo le costole seguire il senso del mio respiro.
Tutto quello che penso è già vecchio, sono io, quando agisco, che rendo le cose nuove, che le rendo solo mie. Una frase come un'altra questa, una frase che però spesso ti ha messo paura. Ecco perchè non ci sei ora, ecco perchè sono qui che aspetto che ti faccia vedere.

domenica 11 febbraio 2007

...in Argentina











La luce dell’alba porteňa, da dietro la tenda della finestra illuminata, scopre i nostri corpi ancora pieni di desiderio … quante cose ancora essi hanno da dirsi … quante cose abbiamo ancora da dirci …; “Tiengo que ir Vincenzo… tiengo que ir… yo no queria, sino tiengo que ir

Approfitto del momento che Dolores è in bagno per vestirsi ed infilo, di nascosto, il mio numero di telefono nella sua borsetta … mi dà molto fastidio questo gesto … molto, specie dopo una notte così … ma so che dietro quella piccola donna esiste una fragilità del vivere che non le dà scampo … ed io ho voglia di rivederla.

L’ultimo bacio del mattino sa del mio profumo maschile … ci salutiamo sulla porta, Dolores mi lascia il suo numero di cellulare … la chiamerò per darle appuntamento stasera … ritorno a letto, sono le sei ormai … tenterò di dormire.

Quando gli occhi stanno per chiudersi … squilla il telefono “Senor … hay una senora que quiere subir en vuestra habitacion …” , sorpreso … dico Ok … mi vesto del mio inutilizzato pigiama … bussano alla porta … apro.

Dolores è la, gli occhi umidi … lo sguardo dolce che conosco non c’è più … è duro, rabbioso, stringe qualcosa nel pugno … Caballero … Usted no entendio nada … yo, soy una mujer ….. e mi lancia contro il fogliettino sgualcito… .

Non ho mai resistito, lo confesso, alle lacrime di una donna … ma quelle di Dolores sono taglienti e rabbiose … la abbraccio … metto tutta la forza che ho in quell’abbraccio … è il mio timido tentativo di riparare al mio stupido gesto che l’ha ferita … come spiegarle … come dirle che non avrei voluto cercarla, come lei mi aveva chiesto di fare, ma, più semplicemente, … fare qualcosa per lei al di là di quello che tra noi era successo quella notte. … Mi amor … Vincenzo… yo te amo … yo lo que queria vos me donaste … y yo esta noche me sentia la mujer mas feliz de la tierra…. “Desculpame mi amor … desculpame” … le dissi tradendo l’emozione … . La abbracciai più forte che potevo e le presi il viso tra le mani … quegli occhi neri mi tagliarono ancora nel profondo dell’animo … era ancora più bella … bella come lo sono tutte le donne dopo aver fatto bene l’amore … e lei ancora più bella. …

Ad ogni sguardo pieno di malinconia














A tutto ci si abitua,
ma ai sogni no, non a lasciarli passare...
...anch'io aspetto la notte
e la notte è questa.