Nella letteratura italiana fino a alle prima metà del XIX secolo pur parlando d'amore attraverso la poesia non si scrive mai la frase - Io ti amo. -
Perchè?
Perchè non esiste la scoperta dell'altro. L'altro non c'è. C'è una forma assoluta di egotismo.
Dire io ti amo vuol dire affiancare all'io anche un tu.
Questo avviene secondo Nietzche solo conla dis-conoscenza dell'Io. Mentre se vi ricordate l'amore cortese era innamoramento per fama, lo dice anche Boccaccio, l'amore per i romantici e post romantici è passione, spesso è volontà di possesso, si pensi a Verlain a Swann di Proust a NOvalis. In Ptrarca l'amore è autodisciplina. Ci si innamora con esercizio quotidiano. Per Goethe invece l'amore è immediatezza nella scoperta dell'altro, un altro che non è più solo simbolo, non più sovrapponibile, è solo l'altro. IO amo te e non nessun'altra persona, questo dice Werther a Carlotta.