sabato 17 maggio 2008
Accesa alla notte e inutile al giorno che passa
Certo che si fermano ancora a guardare le stelle.
Chi non lo farebbe?
Io mi son innamorata di te.
Il guaio è che non posso dirlo a nessuno.
Nemmeno a te.
Non ci crederesti.
Quando mi son svegliata stamattina
sentivo ancora il suo corpo su di me.
Quasi.
venerdì 16 maggio 2008
Ti ammazzo
Fare l'amore o solo sognarlo ancora
Ho fatto anche qualche pazzia tipo fare l'amore con te senza che mi dicessi - ti amo. -
E andavo a letto con il telefono per leggere un tuo sms.
Una notte un treno è passato nei miei sogni e mi ha svegliato.
E la prima cosa che mi è venuta in mente con gli occhi appena aperti nella stanza ancora buia è stata:
- Va tutto bene, tanto non è ancora finito. -
E poi son riuscito a riaddormentarmi
giovedì 15 maggio 2008
Io ti amo
Nella letteratura italiana fino a alle prima metà del XIX secolo pur parlando d'amore attraverso la poesia non si scrive mai la frase - Io ti amo. -
Perchè?
Perchè non esiste la scoperta dell'altro. L'altro non c'è. C'è una forma assoluta di egotismo.
Dire io ti amo vuol dire affiancare all'io anche un tu.
Questo avviene secondo Nietzche solo conla dis-conoscenza dell'Io. Mentre se vi ricordate l'amore cortese era innamoramento per fama, lo dice anche Boccaccio, l'amore per i romantici e post romantici è passione, spesso è volontà di possesso, si pensi a Verlain a Swann di Proust a NOvalis. In Ptrarca l'amore è autodisciplina. Ci si innamora con esercizio quotidiano. Per Goethe invece l'amore è immediatezza nella scoperta dell'altro, un altro che non è più solo simbolo, non più sovrapponibile, è solo l'altro. IO amo te e non nessun'altra persona, questo dice Werther a Carlotta.
Perchè?
Perchè non esiste la scoperta dell'altro. L'altro non c'è. C'è una forma assoluta di egotismo.
Dire io ti amo vuol dire affiancare all'io anche un tu.
Questo avviene secondo Nietzche solo conla dis-conoscenza dell'Io. Mentre se vi ricordate l'amore cortese era innamoramento per fama, lo dice anche Boccaccio, l'amore per i romantici e post romantici è passione, spesso è volontà di possesso, si pensi a Verlain a Swann di Proust a NOvalis. In Ptrarca l'amore è autodisciplina. Ci si innamora con esercizio quotidiano. Per Goethe invece l'amore è immediatezza nella scoperta dell'altro, un altro che non è più solo simbolo, non più sovrapponibile, è solo l'altro. IO amo te e non nessun'altra persona, questo dice Werther a Carlotta.
martedì 13 maggio 2008
Amore...se io dico amore...
Fortuna
lunedì 12 maggio 2008
Le parole
Non mi sono spaventato ma
qui sparisce la mia sicurezza.
Che razza di dita sono queste che non mi sanno toccare?
Sono ancora le tue dita? O sono io adesso che provo a darmi piacere?
Eppure c'era un tempo che vivevano per me,
un tempo in cui amavo sentire il clic sommesso del gancetto del reggiseno.
Ancora una volta le parole si sostituiscono alle azioni.
Fiori selvatici
I suoi occhi mi guardano e sono fiori selvatici.
La pienezza prima dell'amore,
la stupita rilassatezza del dopo.
Non mi serve altro.
Perchè non provare gioia allora?
Non mi pare giusto dovermi giustificare su quel che è successo stamattina.
Avvisatemi voi nel caso in cui si spegnessero le luci ed io rimanessi al buio.
domenica 11 maggio 2008
Amore che stanotte non c'è
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