sabato 27 gennaio 2007

L'arte del sogno


Un film di Michel Gondry.
Con Gael García Bernal,
Charlotte Gainsbourg,


Dopo aver visto questo film
ho avuto
voglia di rileggermi
questa vecchia poesia.

Fernando Pessoa





Quello che c'è in me è soprattutto stanchezza
non di questo o di quello
e neppure di tutto o di niente:
stanchezza semplicemente, in sé,
stanchezza.
La sottigliezza delle sensazioni inutili,
le violente passioni per nulla,
gli amori intensi per ciò che si suppone in qualcuno,
tutte queste cose -
queste e cio' che manca in esse eternamente -
tutto ciò produce stanchezza,
questa stanchezza,
stanchezza.
C'è senza dubbio chi ama l'infinito,
c'è senza dubbio chi desidera l'impossibile,
c'è senza dubbio chi non vuole niente -
tre tipi di idealisti, e io nessuno di questi:
perchè io amo infinitamente il finito,
perchè io desidero impossibilmente il possibile,
perchè voglio tutto, o ancora di più, se può essere,
o anche se non può essere...
E il risultato?
Per loro la vita vissuta o sognata,
per loro il sogno sognato o vissuto,
per loro la media fra tutto e niente, cioè la vita...
Per me solo una grande, una profonda,
e, ah, con quale felicità, infeconda stanchezza,
una supremissima stanchezza,
issima, issima, issima,
stanchezza...




giovedì 25 gennaio 2007

Pensieri di pomeriggio





Mi ronzano le orecchie.
Sono spaventato e confuso.
Il cuore mi batte pesantemente, ho la fronte calda e la gola secca.
Ho voglia di fare qualcosa. qualunque cosa e ho voglia di farla ora.
Il pomeriggio batte al ritmo di certi pensieri ed io mi sento solo.
Misuro con lo sguardo lo schermo del mio computer. Aspetto un sms, qualcosa.
sono tristemente affamato di te.
Vorrei coglierti di sopresa, abbracciarti e baciarti.
Tu lasciati stringere, lasciati amare.

mercoledì 24 gennaio 2007

Pausa pranzo




Oggi non va.
Ho sonno e non riesco a star seduto, ho fame e non mi va di mangiare le solite cose, la solita cioccolata.
C'è vento e il sole si nasconde, vorrei tanto avere la possibilità di tornare per qualche giorno in Francia. Delle volte, e oggi è una di quelle, è difficile non pensare, lasciarsi trascinare dagli eventi. Delle volte ti sembra di essere parte di qualcosa, di una specie di inutile ingranaggio da cui, però, non riesci ad uscire. Perché , allora, non mettermi la giacca, non aprire la porta, prendere le chiavi della macchina e andarmene sul mare a non fare niente? Perché? Per paura di essere licenziato? No, non è quello, potrei poi sempre trovare una scusa. Per paura di un possibile senso di colpa successivo? Neanche, sono un bravo fingitore, riesco a convincere anche me stesso. Il problema, invece, è che delle volte mi sento solo, mi sembra di essere destinato a questa solitudine.

Lo so, non mi manca niente, ho amici, passioni, un sogno profondo che è più di un amore, ho ho ho ho, ma manca sempre qualcosa. Forse sono io che non riesco a farmi trovare mai al punto giusto nel momento giusto. Ecco, forse è proprio quello il problema: la tempistica. Quello che potrebbe andare bene oggi non andrà bene domani ed io continuerò a sbagliare i giorni, i momenti, gli attimo, delle volte anche le parole. Ho chiesto aiuto, il mio blog è anche quello, una cassetta piena di fogli e tra questi fogli ci sono anche quelli che scritto AIUTO, OGGI HO BISOGNO DI VOI!