venerdì 18 aprile 2008

Un attimo dopo quando io invece resto qui



























Chi ha perso? Chi di noi ha tenuto il punteggio?
E' vero, è bello abitare vicino al mare.
Dal balcone riesco persino a taccarlo con i gomiti, posso dimenticarmi che non ho mai imparato a nuotare.
Non sono io troppo impulsivo
è solo la paura che sembra strana e difficile da spiegare.
Il salmone vive da solo e si mantiene nuotando in grandi fiumi gelidi.
Gli ci vogliono dieci anni prima di decidersi ad accoppiarsi.
Nella storia il pesce nuota controcorrente e mai seguendo una linea retta.
Poi sparisce e si confonde nelle acque.

Con il mio i-pod ascolto Neil Young, l'ascolto con lo sguardo perso lontano.
Per un attimo ho la sensazione di potermi quasi addormentare.

7 commenti:

sbriciolata ha detto...

la prospettiva di un timore perde la propria lucidità nell'inseguimento di una speranza e nel suo successivo perseguimento... prova a spostare un po le braccia e ad accarezzare il pelo dell'acqua...senti l'effetto che fa..

ELLE ha detto...

troppo aspettare dieci anni per trovare una o un compagno, ma può succedere quando si ha amato davvero troppo qualcuno prima. buon w/e

Anna ha detto...

Ciao Vinci:
come stai?.
Quando te ne vai a Parigi?

Anonimo ha detto...

paura strana... proprio così. perché si può aver paura di quanto non è conosciuto. sai cosa si può temere fra persone che si conoscono più o meno a fondo? la replica del modello. ciascuno del proprio. ciascuno della parte peggiore del proprio.

vinci ha detto...

Non credo che sia questa la paura principale quanto il silenzio che non comunica

luce ha detto...

Nuotare dieci anni in cerca di qualcuno e se poi l'avessi già incontrato lungo il percorso e non te ne fossi accorto, impossibile se sei solo un salmone?

vinci ha detto...

ma il salmone devo essere per forza io?