lunedì 21 aprile 2008

Questi giorni























Non sono il tuo amore più di quanto non lo sia una mia poesia.
Un punto esclamativo segna ogni cosa che ti dico.
Riuscirei persino a farti sentire cose tipo:
- Spero che me ne voglia anche tu. -
Ogni notte rompo i vetri della sua stanza, almeno così si accorge di me.
I cocci restano per terra fino al pomeriggio e ogni giorno la cosa si ripete.
Mi stancherò prima io di amarla o lei di raccogliere i miei cocci?
Voglio un foglio bianco con sopra i contorni del suo viso, almeno quello.

7 commenti:

luce ha detto...

Smetti di rompere le finestre altrimenti finisci per farti male, prova a bussare alla porta e se proprio non ti apre allora strappa il foglio di carta, meglio non stringere in mano niente che trattenere effimeri granelli di sabbia.

vinci ha detto...

Cinica :)

mina ha detto...

"Vorrei poterti dare quello che mi manca,
vorrei poterti dire quello che non so,
vorrei che questa pagina tornasse bianca per scriverci
ti amo...punto."

Silvia ha detto...

I cocci, più che altro, restano nel cuore e il cumulo, giorno dopo giorno, pesa sempre di più, opprime in maniera indicibile; i vetri graffiano, il sangue scorre sul cuore e le piaghe bruciano... è tutto insopportabile. E si ripete all'infinito, che contrappasso! Eppure non smettiamo di amare, nonostante l'offesa. Che bravi autolesionisti, siamo noialtri! Il danno e anche la beffa, condannati al supplizio e senza la pace della quiete. Un foglio bianco con i contorni del suo viso?? Ohhh, se fosse possibile, se fosse possibile...

LAle ha detto...

E se tu non ti stancassi mai di amarla...? Se davvero esistesse un amore eterno, destinato a pochi eletti?

Vale ha detto...

Magari fossi io, un'eletta....

vinci ha detto...

lo sei