lunedì 21 aprile 2008

Noi-loro-voi in assenza del tu...o del suo mascheramento




























A pag.122 di un libro di Mark Cohen, uno scrittore californiano poco più che trentenne, c'è scritto:

- Ti amo! -
- Sono felice che mi ami, spero che il tuo amore per me non passi mai. Ma non lo dico per una questione di vanità. -
- E perchè allora visto che tu non mi ami? -
- Non so se anche per amore, forse per la voglia di conoscerti, per passione, per curiosità. -

Non conoscevo questo libro. L'ho trovato per caso dalla feltrinelli. Sfogliandolo ho letto questo passaggio e me lo son appuntato sul telefonino.
Quello che mi ha colpito è l'assenza dell'altro. Sono blocchi granitici quelli che parlano, sono anoressici per vocazione, c'è totale egocentrismo nelle due posizioni eppure si vede che ci sono, che sono lì, che si cercano, che si aspettano.
Due sono le passibilità: o si scioglieranno in niente oppure...
Faremmo anche noi così se loro fossero noi?
E voi che pensereste?
La perfezione è terribile.
Gli artigli del pitosforo non chiedono niente alla vita, niente all'infuori di te.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

L'uno/a è egoista. L'altro/a vive accontentandosi. La perfezione è un gioco stupido. Una meravigliosa e consapevole illusione...

Silvia ha detto...

La perfezione è terribile. L'imperfezione del sentimento è altrettanto terribile, capace di devastare fin nel profondo un individuo. Nessuno vuole perfezione o imperfezione, no; tutti domandano, in fin dei conti, chiarezza... chiarezza verso gli altri, verso noi stessi, soprattutto. La nostra imperfezione - sacrosanta - non ha diritto di distruggere qualcun altro, nessun diritto. Hai ragione, c'è totale, pieno egocentrismo sia nell'uno che nell'altro e il fatto di sciogliersi in niente o, piuttosto, in tutto... beh, conta relativamente poco. Faremmo così anche noi? Così come?? E' questa la cosa peggiore: l'immobilità, il non prendere posizione, una posizione che sia chiara e definitiva... forse dolorosa, ma che almeno sappia chiarire e non costringa, invece, a dibattersi in un limbo d'incertezze. Che cosa faremmo se loro fossero noi? Siamo imperfetti, in verità! E fortunatamente noi siamo noi e loro sono loro: non siamo creature di una sceneggiatura e non siamo vincolati a una storia già scritta, forse per noialtri c'è possibilità di un finale alternativo... se sapremo maturare e assumerci le nostre responsabilità...

vinci ha detto...

Io adoro quel tutto da fare

Anonimo ha detto...

non solo è devastante, è avvilente per le menti. è derescita (e sì che quetsa è l'epoca di decrescita "felice"), l'esatto contario di quanto avrebbe potuto essere. e soprattutto, mancanza di espressione d'amore. ho tanta voglia di vedere "love story".

vinci ha detto...

Per prendere spunti?

mina ha detto...

Credo che il primo passo per amarci di più sia essere consapevoli delle nostre imperfezioni. Ma credo nello stesso tempo che alcune volte ciò che può sembrare un discorso egoistico è solo la scelta di dire la verità. Come si può amare fino in fondo l'altro se non amiamo in primis noi stessi, i nostri difetti, le fatiche che facciamo per migliorarci, per essere speciali...." Io ti chiedo di stare con me perchè la mia vita in questo momento è veramente meravigliosa, ma con te lo sarebbe ancora di più"

vinci ha detto...

Voglio abbracciarne l'orgoglio

Anonimo ha detto...

non per prendere spunti, solo per ricordare a me stessa di essere entusiasta nell'amore.

vinci ha detto...

E' un dovere oltre che un diritto

Anonimo ha detto...

HAI RAGIONEEEEEEEEEEEEEE (ci fosse il mare, non a prendersi quest'urlo, ma a rimandarmelo)