lunedì 25 febbraio 2008

Capire dove va la nebbia contro vento


























Ieri ha dormito con chi ha sognato un morto.
Ma la mente non può dormire, può solo giacere sveglia piena di coca, ad ascoltare suoni che provengono da tutt'altra parte.
Fabrizio De Andrè vorrebbe che arrivasse Freud a dargli da bere ancora.
Tre gocce di lexotan, due di birra irlandese e un tè caldo all'arancia.
Qualunque cosa beva, per lui, non ha importanza adesso.
La mente vorrebbe uscire di qui, fuori tra la nebbia.
E' la prima nebbia dell'anno qui a Bari.
Fabrizio vorrebbe pisciare nel mare con un branco di gatti pelosi.
Pensa di scrivere qualcosa, senza lasciare traccia, neanche un ricordo, niente.
E' gonfia stanotte la mente, la mattina poi, sarà una delusione.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ho guidato nella nebbia verso il mare... vado da lui... no, mi rifiuta... vado... nebbia e lacrime...non vuole vedermi piangere... noi non c'incontreremo mai... è il contrappasso per essere stata felice. il mare e la nebbia e il ritorno alla prigione. e al pensiero di lui per sempre.

Anonimo ha detto...

Che nebbia, ieri sera.
Che pensieri! A volte la noia e un clima anomalo ti fanno volare con la fantasia. Come sarebbe la mia vita se avessi detto di si? Avrei avuto felicità o avrei moltiplicato la noia? Ma mi è piaciuto pensare a giorni luminosi e sorridenti, diversi da quelli di oggi, da quelli di sempre.