mercoledì 11 aprile 2007

...l'ultima volta
















...adesso sentiva solo il cuore di lui.
Non più solo il suo.
Tamburellava più di prima...
...lui la guardò negli occhi e le sorrise. Lei lo accarezzò sul viso. Il petto di
lui aderì al suo e ancora più distintamente riconobbe che aveva paura.

Con il gesto più naturale del mondo le fu dentro, per un attimo lei sgranò
gli occhi, premette le unghie nella sua schiena.
(Non farmi male)
Si ricoprirono il volto di baci. Tanti, non seppe contarli. Divennero
il modo che aveva lei per non pensare
Il letto era piccolo, troppo.
Si coprirono il volto di baci.
Ancora.
Lei gli premette il viso nel solco del collo. Lui non la scostò.
Continuò a dondolarsi, come se quel movimento fosse infinito, come se
dovessero restare legati.
Poi lui sussultò, sospirò.
Lei gli si aggrappò al petto.
Sussultarono insieme per un breve istante.
E quando il dondolio dei loro corpi cessò stettero muti.

Lei giaceva immobile tra le lenzuola
Sembrava essere tornata la ragazzina di qualche anno prima. Aveva le guance rosse, gli
occhi vivi e luminosi.
Lui le teneva la mano, giaceva immobile su un fianco.
Sembrava stanco.
"...la prima volta..."- disse lei con voce roca.
"...la nostra ultima volta." - disse lui aprendo gli occhi.
E stettero in mezzo alle lenzuola di lino a contemplarsi,per un tempo
indeterminabile.

Mani rugose in mani rugose.

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