domenica 9 marzo 2008

Riflessioni da sabato notte
























L'amore ormai sfugge alla possibilità, è il pensiero seducente ed è per questo che attrae, per il suo senso muto, per l'intimità che rende lontani l'uno all'altro.
Piccoli grandi tradimenti, l'equivoco, per tenerci sempre più lontani.
L'amata non è una volontà, è l'infanzia che non ha ancora la consistenza e la neutralità della persona.
Io voglio il viso che sorride dietro il riso della sua prima espressione, voglio il tuo "men che nulla", dell'acqua la polvere, voglio della mia bocca tutta la mia vera voluttà.
Io son così e quel che mi eccita son le proiezioni, è il corpo in situazione, mani che sanno avanzare.
Perché io non ho mai visto coperture e quel che mi piace è solo un viso a cui prestar attenzioni. Vedi, questo è il momento della notte, questa è l'ora delle storie raccontate.

...QUESTO E' L'AMORE...


...un quadro, una poesia, una oplà da sipario.
La sensualità gesticola, non parla. Il silenzio stesso è erotico, è la l'accidentalità dei movimenti.
Ricorda: non si parte dalle cose semplici per arrivare all'amore, per diventare interessanti.
Dall’amore si comincia, solo di qui si raggiunge la semplicità:


IL RICORDO, LA MALINCONIA " DEL POTERLO ANCHE SCOPRIRE".

1 commento:

Unknown ha detto...

l'amore è il bisogno di proiettare in qualcuno il buono che in noi non c'è più affinchè ce lo restituisca...