mercoledì 26 marzo 2008

Marionette























Anche ridotti a bravi ragazzi, siamo sempre in grado di sognare.
La forza dell'abitudine in amore, l'allenamento a considerare normale quello che normale non è prolunga il silenzio.
Ci siamo creati alibi e doveri che anche quando un amore finisce continuano a farci male.
- anche per tanto tempo - ci piace con orgoglio rivendicare.

E ora mi rivolgo a chi sta leggendo questo post:
immaginatemi spegnere la luce e tornarmene a letto, anche se fuori è mattina, anche se fuori oggi è tornato il bel tempo.
Lascia perdere i commenti, ora fai finta che io sia come te in tutte le giornate passate ad osservare e ricorda l'effetto che fa.

5 commenti:

Vale ha detto...

Che bello il tuo blog. Anch'io vorrei tornar a letto, e non pensare più. Almeno oggi.

vinci ha detto...

NOn hai idea di quante volte io sia stato tentato oggi, di girarmi verso il letto...

Anonimo ha detto...

grande vinci! dovremmo riunire in una chat tutti gli scontenti di oggi, mescolarci, centrifugarci e poi son sicuro che torneremmo sereni.

Uno studente

Anonimo ha detto...

marionette, è questo il senso di esistenze che con un unico urlo nella vita hanno lasciato che ogni arto fosse affidato a mani diverse e soprattutto a parole diverse. questa è la riflessione dei miei ultimi giorni. è ovvio che chi compie il reato si assume le proprie responsabilità.

Anonimo ha detto...

Vinci, hai mai pensato a quanto possano essere scontente le persone che ti stanno vicino?