sabato 19 maggio 2007

Zodiac














Il tema dell'ossessione, già declinato efficacemente da Fincher in Fight club e Seven, ritorna e diventa quindi perno dell'intera vicenda. E' un bel film specialmente nel primo tempo, un film-documentario, ben fatto, con dialoghi veloci, ma comunque ben strutturati. Il secondo tempo poteva essere snellito, ci sono alcune scene un po' lunghe se non addirittura inutili.

Non è il solito film sul serial killer e anche i risvolti familiaristici dei protagonisti non sono americanizzati in scene d'amore o di retorico patetismo, ma servono solo per far vedere quanto l'ossessione allontani l'uomo dai propri affetti, divenendo l'unico grande affetto.
E' un film per metà thriller e per metà reportage e questo è reso possibile solo dilatandone la durata. La scommessa mi sembra vinta, soprattutto sul piano registico, leggermente meno su quello narrativo. E' stato il caso irrisolto per eccellenza, uno dei criminali entrati di diritto nel (nero) immaginario collettivo americano. Una specie di Jack lo Squartatore made in USA, piombato di forza, insieme a Charles Manson, a macchiare di sangue i sogni di peace and love della generazione hippie.

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