venerdì 27 aprile 2007

L'idea democratica di sinistra










Sono felice per la nascita del Partito Democratico. L'Italia ne aveva tremendamente bisogno. Bisognava colmare quel gap ideologico che avevamo nei confronti di noi stessi, della nostra storia in continua evoluzione, ancor prima che nei confronti dell'Europa. Sono felice, ma non lo appoggerò mai e non lo voterò mai. Sono felice perchè con la nascita di questo nuovo grande partito finalmente la vera sinistra troverà la forza, il pretesto politico più che formale per riunirsi. Certo, non è più il tempo del Partito Comunista, forse anche la mia tanto amata falce e martello e stella dovrà accomodarsi dietro le quinte, ma credo che ugualmente sia ora possibile la nascita di un partito di sinistra. Un partito che personalmente mi permetterà di "morire" comunista, dopo che sono nato comunista (non volevo certo "morire" weltroniano o rutelliano).
Un partito in grado di portare aventi con coerenza e libero finalmente dai piccoli ricatti di coalizione le proprie idee (cfr. nessun finanziamento alle missioni militari, lotta all'evasione, lotta alle ingerenze vaticane in politica, quindi difesa della laicità dello stato, difesa del lavoro...etc...), idee che all'interno dell'ulivo, come del partito democratico non avrebbero avuto quell'humus in grado di farle crescere.
Credo allora che non sia utopia quella di vedere finalmente insieme rifondazione, comunisti italiani, verdi e correntone ds. Non so se questo futuro possibile partito possa in sede elettorale raggiungere il 10%, ma credo che abbia le possibilità per ricompattare tutta una sinistra delusa dalla attuale politica ulivista e sempre più intenzionata alla passività politica.
Proprio per questo sono contrario alla proposta referendaria che porterebbe nuovamente ad un bipolarismo fittizio. L'Italia geneticamente nasce partitica, nel bene e nel male. Siamo stati mazziniani, garibaldini, socialisti, comunisti, fascisti, liberali, repubblicani, anarchici e anche in seno alla democrazia cristiana, il più grande partito italiano del dopoguerra c'erano correnti che agivano come dei partiti nel partito.
Credo invece che ci si debba spendere per uno sbarramento al 5%, in modo da limitare l'eccessivo frazionamento e proprio per questo auspico la nascita di un nuovo partito di sinistra democratica.
Evviva il Partito Democratico allora, evviva perchè finalmente ci ha dato la possibilità concreta di riparlare di un nuovo e autonomo partito di sinistra.

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