martedì 20 maggio 2008

Poesia erotica? O erotica lettura di una poesia?























Le lettere curve della parola sesso
si gonfiano davanti a noi come se fossero un intero panorama che ci aspetta.
Ieri mi hai parlato degli spiriti come coppe di pioggia
ed oggi mi dici che tutto quello che cerchi sopravviverà.
Dove sei? Perchè mi parli così?
Io cerco di guardare oltre ma tu me lo impedisci,
io cerco lo spettator tremante dei nostri amplessi
trascinato dall'invidia e dalla rassegnazione

4 commenti:

Nella ha detto...

entrambe le cose ...

Alessandra ha detto...

credo, ne sono convinta, lo affermo con forza che chi parla così abbia dalla sua la passione e non abbia tempo da perdere a cercar lo spettator tremante... caro Vinci.

;) l'ale

vinci ha detto...

lo spettatore tremante non guarda me, guarda da un'altra parte

Silvia ha detto...

Dove sono? Ohhh, non lo so dove sono... non mi è permesso saperlo, no. Nulla mi è permesso. Perchè parlo così? Perchè non ho imparato altre parole, se non queste. Nient'altro so pronunciare... nient'altro. E se fossimo noi stessi gli spettatori muti, incapaci e disperatamente affamati di belle immagini patinate? Ohh, vorrei sapere di più di questo... ma, in fin dei conti, non so altro.

La poesia è erotica... la parola è erotica e ci seduce teneramente e teneramente ci assale!

Evviva la parola, evviva!

***

;-)