mercoledì 5 settembre 2007

Mi manca quello che non ho

























Non si tratta tanto di quello che voglio, ma di quello che vorrei. E poi non abbiamo sempre detto che amare vuol dire desiderare qualcosa che non si ha? E allora? Perché ora mi dici che si può volere anche quello che si ha e anzi, si può pure voler fare a meno di quello che si ha, anche di un amore. Non so più che dirti. Anzi, no: io spero di non smettere mai di amare, solo così mi sento vivo. Questo è quello che devo dire.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

amare quello che si ha, non vuol dire non amare. amare quello che si ha vuol dire desiderare condividere tutto che si vive, con l'amore che si ha. amare quello che si ha vuol dire desiderare che la propria vita sia amata e accompagnata dall'amore che si ha. se amare quello che si ha vuol dire non amare, perchè l'amore è solo desiderio di ciò che non si ha, allora vuol dire che il cuore è forse ancora un po' immaturo, è forse ancora un po' bambino, o forse non si è ancora incontrato un amore, quello vero.

Anonimo ha detto...

Per il platonismo l'amore è desiderio, io non dico di essere dello stesso parere, però mi son sempre chiesto: è il desiderio che tiene in vita la passione? Per desiderio io intendo tutto, anche il desiderio di vivere con la persona che si ama

Anonimo ha detto...

può il desiderio avere dei limiti? non per l'uomo. il desiderio è curiosità e la curiosità è il motore della conoscenza. ora, come stabilire a priori in quale forma, con quale intensità si possa essere attratti da una persona così come da un oggetto? un fiore emoziona, un quadro emoziona, una poesia, un film, il mare, la notte hanno la licenza per farci esplodere il cuore. e allora, chi ha stabilito che si è adulteri, che il proprio amore sia immaturo quando ci si emoziona per un'altra persona? sostienimi, cielo capovolto!

Anonimo ha detto...

Non è immaturo emozionarsi per un'altra persona: tutto ciò, secondo me, vuol dire che l'amore precedente si era un po' spento o forse finito. Ed è difficile confessarlo a se stessi.Invece, vedere il proprio amore che si emoziona per un'altra persona, percepirlo, è straziante. Chiamarlo adulterio è troppo "moralista"? Ti spezza il cuore lo stesso.

Anonimo ha detto...

Credo che non ci siano regole quando si parla d'amore. Tutto è naturale, ognuno fa quello che sente di dover fare. Non ci dovrebbero essere condizionamenti esterni. Quindi parlare di immaturaità o di adulterio secondo me è sempre riduttivo. Io penso che si possa amare più di una persona insieme, senza che un amore vada ad inficiare l'altro

Anonimo ha detto...

poi però nessuno vorrebbe subire lo stesso trattamento.