martedì 18 settembre 2007

Dalla parte di lei...forse






















Ero agitata, temevo il confronto. Meglio dirgli che ci lasciavamo perché non volevo farlo soffrire, perché sapevo che in quel momento non potevo dargli di più e che non era giusto continuare a stare insieme. Meglio lasciarci prima, piuttosto che capire che aveva iniziato ad odiarmi. Non avrei sopportato l'idea di esser stata io da sola a decidere la fine di tutto.



Amore, perdita, indifferenza: lo schema è noto a tutti. Ma come funziona quando le cose non stanno proprio così? Immagina la mia situazione, la situazione di una che si rende conto che per tanti anni si è persa qualcosa. Lo so, lo so, non è una condizione poi così straordinaria, lo so, ci son passati in tanti. Ma non per questo è più semplice da affrontare.




L'amavo ancora. Avevo paura di saperlo con un'altra donna, avevo paura di prendere decisioni affrettate, ero stanca delle sue bugie, del suo concentrarsi solo e troppo su di sè. Era amore?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

si immagina dell'altro sempre quello che fa più comodo, quello che è più consono alla nostra presunta innocenza.

Anonimo ha detto...

"fra noi un gioco d'azzardo"... era, è?

Anonimo ha detto...

E' il solito discorso dell'amore figlio dell'autoconvincimento. Ci si lega quando si decide anche solo inconsciamente di doversi legare