sabato 24 febbraio 2007

Per chi va via





Amore... amore non ce n’è mai abbastanza quando vien su la noia. E’ inutile dire: “Vincenzo, dai, svegliati, non puoi fare così tutte le volte. Devi solo…solo stare ad aspettare un giorno appresso all’altro.”. E’ un tremolio che diventa ansia, è come un sospiro trattenuto, è un contagio del corpo sul corpo.
Con quello che scrivo ho fatto un patto, il patto di non fermarmi mai, di nascondere il trucco.
Tutto fuori, tutto è fatto.
Ho scritto di tutti, lo so, accidenti, ed ora ho paura, ho paura di non aver più voglia di questo. E’ come se ora stessi su un treno. Dormono tre persone nel mio stesso vagone. Non ho salutato nessuno, stan vicino a me a me ma non li conosco. Son andato via…ma non mi piacciono gli addii. Sono sempre troppo lunghi, finisce che ci rimango male.

1 commento:

Anonimo ha detto...

sarebe bello poter scrivere senza limiti,senza pensieri, partecipare...
Purtroppo la realtà che vivamo è invadente,si impone come protagonista anche in quegli spazi che dovrebbero essere solo nostri e delle volte è inevitabile che qualcuno si faccia male...anche noi.