lunedì 4 maggio 2009













Strano a dirsi ma non so perché ci sono.
Sofisticata, se penso ti assomiglio, ma non sono come te.
E’ il tempo che si cerca e sa già che non serve, o forse non può se quello che pensa non deve.
Il buio disegna il buio, ma non ci si può far niente.
Era qualcosa che verrà.

6 commenti:

Tijuana ha detto...

Si assomiglia a tanti...ma nessuno è uguale ad un altro; basta sapere accettare le differenze. Il tempo non scorre in maniera uguale per tutti...l'importante è cogliere l'attimo, e sembra che tu ci riesca. ;-)

Anonimo ha detto...

L'importante è l'anonimato :D Su questo blog si fanno tante critiche da "signori imbellettati" a chi rimane anonimo: come se un nome caratterizzasse la persona. Non ha quindi valore la parola, quello che pensi e riporti, ma chi sei: allora se sono tizio ho scritto un acuto commento, se sono "anonimo", a detta di Vincenzo, non ho sensibilità...Scusate se infilo la penna dentro al vostro orgoglio, ma è CON QUESTA SPADA (e non con un nome) che uccido quando voglio. :p

vinci ha detto...

che banalità

Anonimo ha detto...

Si, è proprio una banalità il "che banalità", soprattutto se scritto da uno che parla, parla, parla, gran professorone con specialistica e dottorato...Si svegli prof

vinci ha detto...

che commento banale...poveri noi

Anonimo ha detto...

Già, poveri noi se non resti disoccupato