sabato 28 febbraio 2009

Non chiedermi la parola












I gesti che chiedono un senso hanno smania di fuggire.
E’ stato come Parigi senza finestre,
come credere a un sogno.
C’è la bellezza ma manca l’audacia.
C’è la paura e c’è quello che si porta con sé quando diventa rassegnazione.
Ci siamo io e te
eppure solo con te dentro la notte la notte ha il suo tepore.

1 commento:

Anonimo ha detto...

parigi in tre non è una bella cosa..