giovedì 31 gennaio 2008

Vuoti di memoria























Fabrizio stamattina ha pranzato a casa. Non gli succede spesso da quando non lavora più per conto suo. Ha anche dormito per quasi un'ora nel pomeriggio. La sua vita non è più come se l'era immaginata da ragazzino, ma lui resta bello, sa di esserlo, fa quel che è in suo potere per farsi amare: scrive.
Non vuole essere solo una questione di tempo, non può essere solo una testa, due gambe, sesso e occhi.
Se fosse solo quello non ci sarebbe nulla di strano nel vederlo piangere nascosto nella coperta all'uncinetto fatta dalla sua vecchia bisnonna.
Cosa conta nella vita di Fabrizio ora?
Le emozioni, la voglia di emozionarsi, perchè sono quelle che ci tengono in vita, che ci mettono in movimento, le stesse che poi possono distruggerci, ma le stesse che ci fanno pensare al domani.
Fanrizio cenerà a casa. Leggerà il giornale, scriverà un po', magari troverà anche il tempo per leggere qualche sonetto di Petrarca, il suo preferito.

Fabrizio ama i panzerotti fritti, Fabrizio beve troppa coca cola, fabrizio ama il gelato al cioccolato.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Fabrizio è tornato....

Anonimo ha detto...

dov'è?