domenica 5 agosto 2007

Immaginando cosa penserò fra una settimana

















Parto, lascio per una settimana la mia città, il mio continente, il mio blog...vado in giro per il Marocco, inseguendo un vecchio sogno, una vecchissima promessa fattami alla fine degli anni 80...ripercorrere il viaggio di Marrakech express, o quasi.
Il Maroccio io me lo immagino grazie a quel film e grazie a Casablanca, Io Chiara e lo scuro e Casablanca Casablanca di Francesco Nuti, tre grandissimi film.
Le poche righe che troverete qui di seguito sono allora un gioco, un esercizio letterario di chi gioca con le illusioni e non sempre sa essere illusionista
Arrivando in Marocco bisogna prestare molta attenzione a quel che accade sulla strada: ai pedoni che attraversano l’autostrada, ai muli ai lati di questa che trainano i loro padroni. Attenzione all’ipnosi che procura l’oceano. La morsa allo stomaco che prende ogni volta che il sole tramonta sulle case di mattoni ambrati, ai suk di Marrakech, al cattivo gusto di Casablanca, dove l’architettura ha dato il peggio di sé, se non fosse per quella moschea Hassan II costruita a picco sull’oceano, la terza più grande del mondo, che stride con quei casermoni che vedi appena volti le spalle. Di fronte, andando più o meno sempre dritto, vi è New York. Mondi lontanissimi. Anche se un po’ d’America qui non può mancare, nella Coté, la grande strada ricca di hotel di lusso, locali e ristoranti con l’immancabile imperioso e stomachevole Mc Donald’s...

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