domenica 4 marzo 2007

Il ricordo di Dolores...io non l'ho più vista













Durò così per altri due giorni e due notti, il giorno al lavoro e la notte fino all’alba con Dolores, sempre più bello … sempre più intenso, avevo oramai un arretrato di sonno umanamente inconcepibile e, di contro, un’energia vitale altrettanto impensabile … quel rapporto – pensavo – mi aveva fatto trascendere le leggi più elementari della fisica umana; due erano le cose: o non valevano nulla le leggi della fisica e dei suoi modelli di rappresentazione della realtà che per tutta la mia vita mi avevano accompagnato nella spiegazione dei fenomeni, oppure … oppure … la risposta stava in qualcosa che l’uomo non sempre riesce a trovare: il giusto equilibrio … il delicato equilibrio … tra il desiderio e la realtà … quello che porta alla naturale felicità … l’inconcepibile umano … il moto perpetuo… . Conservo gelosamente quel pensiero …mi manca Dolores, mi manca il pensiero che ho di lei, mi manca la sensazione di sentirmi libero quando la aspettavo, mi manca il suo corpo, la voglia famelica ed il suo respiro su di me.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ma quella cosa che dovevo leggere s'intitola " in classe..." ?