giovedì 11 gennaio 2007

Cronachistico niente

















Ho fame, anche oggi ho pranzato con delle mele e due carote. Per fortuna che verso le 3 mi bevo il mio succo di frutta alla pera, altrimenti il pomeriggio sarebbe ancora più lungo.

Sono tornato a casa da venti minuti.
Avrei da lavorare: devo scrivere un articolo sulla canzone in epoca garibaldina e devo lavorare sulle note di un saggio sulla tragedia in epoca controriformista. Non mi va!

Mi mangerò un paio di taralli e me ne andrò alla Feltrinelli.
I-pod...una giacca leggera...ho voglia di sedermi e farmi tentare da qualche libro.

Questa sera mi piacerebbe fare qualcosa di nuovo, ma non saprei cosa. I desideri che ho son tutti irrealizzabili. Mi piacerebbe organizzare un viaggio oppure vorrei fare qualcosa che non ho mai fatto. Oddio che noiosissimo patetismo!

Domani andrò in Università. Devo consultare alcuni testi e po ascoltare una lezione su Petrarca.
In serata Matera...quindi pizza!

E così...niente...così arriverò al sabato e così alla domenica.
Non mi aspetto niente da questi giorni, ma forse è meglio così qualche cosa arriverà...dovrà pure arrivare

3 commenti:

e dammene due!?! ha detto...

Eccomi qua, in ufficio, solo, in compagnia solo del mio pc e di Radio Capital.
Tra un foglio excel e l'altro penso alla serata di ieri (ennesima occasione persa) e cerco di organizzare la serata di questo grigio sabato (cena al Seven con gli amici).
Un leggero senso di insoddisfazione pervade la mia esistenza, però vado avanti, sempre con il sorriso sulle labbra. Se cancello questo sorriso tutti iniziano a chiedermi perché, ed è peggio. Tanto, alla fine penso, qualcosa di buono arriverà...

Anonimo ha detto...

ancor più triste quando, perso il sorriso, nessuno ti domanda il perchè...

Anonimo ha detto...

ancor più tristequando,perso il sorriso,nessuno ti chiede il perchè....