sabato 21 marzo 2009

...ma perchè le mie alunne piangono quando le interrogo?












Non farà, non fa mai quello che non ha mai fatto.

Il ragazzo al primo banco prende appunti disordinatamente.
La ragazza bruna non lo sa, ma ha occhi pieni come caramelle.
Due ragazzi interrogati:
lui è grasso e non sa chi è Virgilio,
lei è bella e si osserva le unghie

Solo chi non ha amore può darlo, ma a cosa serve se non lo sa?

D’un tratto il primo banco è rimasto vuoto.
La ragazza bruna non ha fatto in tempo a scrivere ti amo sul dorso della sua mano.
Lui prende a scuotere la testa e a dire sempre no.
Lei solleva lo sguardo come se si aspettasse di più da me.

E’ ovvio che qualcosa è successo.
Ventuno alunni in quella classe,
occhi che insieme lanciano uno sguardo di terrore.

Ogni grido è un silenzio, è ogni rumore.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

...ma allora sei un prof cattivo!!!Ciao collega, ti rileggo con piacere.
Questo momento di vita scolastica mi ha fatto sorridere...anche se tu sembri tutt'altro che divertito...
A.

vinci ha detto...

io a scuola mi diverto...certo non quando piangono...ma in genere mi piace la scuola

Anonimo ha detto...

forse piangono perchè non sanno come riepire il vuoto...
A.

Veronica ha detto...

Ciao anche a te.. e grazie per la condivisione di pensieri stimolanti..

Veronica ha detto...

..credo di averti trovato cercando una poesia.. e poi son rimasta a leggiucchiare.. posso?

vinci ha detto...

puoi fare tutto quello che vuoi