giovedì 29 maggio 2008

Pugni in tasca




















Sono rigido sulla schiena,
mentre di là, dietro i vetri, un altro uomo scopre il mio amore.
Il cielo notturno è una carta carbone,
chiudo gli occhi per non sapere.
Non ci sono stelle,
non ci sono occhi che sanno scovare un nuovo sistema.
Mi metto i pugni in tasca e cammino testa bassa come uno scolaretto

3 commenti:

Alessandra ha detto...

impossibile immaginare te che "cammini a testa bassa come uno scolaretto"

ciaoe buona serata V.!
ale

Silvia ha detto...

Rigida... lo sono nel petto, una cassa senza ticchettio, mentre aldilà - tanto distante e mostruosamente vicino - un'altra donna sfiora il MIO AMORE.
Ahhh, quale cielo notturno? E' crollato da un pezzo, facendo macerie di me! Chiudo gli occhi... ma so lo stesso, ignorarlo nemmeno mi sfiora - fatica inutile!

Non ci sono occhi... piegati a provare pietà... o quantomeno pentimento!

Ahhh, essere scolaretti almeno ci salverebbe: ritrovare l'innocenza spensierata della vita che ti sorride comunque! Eppure... fingiamo di essere scolaretti... ma siamo fuori corso.

E camminiamo, senza mai alzare gli occhi, fissando ostinati sempre lo stesso tratto di asfalto.

***

:-)

luce ha detto...

Io impazzirei sapendo che un'altra vive il mio amore se potessi spaccherei il vetro per riprendermelo anche se forse la strada più facile sarebbe gettare una tenda sul vetro per non vedere quindi anche io camminerei a testa bassa...