sabato 22 dicembre 2007

"Se non sono gigli..."





















..."Se non sono gigli son pur sempre figli, vittime di questo mondo"
E' evidente che un cantante non può avere solo una bella voce, e a maggior ragione uno che si scrive le canzoni da solo. Uno che non si fida delle parole degli altri, non si fida di quello che poi è solo un grande specchio che riflette quando non sa di riflettere.
Il sole mangia tutto con il tempo, anche le parole scritte su un foglio di carta.
Ha scritto la prima canzone tanti anni fa. Era un pomeriggio di marzo, era l'ultimo freddo di quell'anno.
Fabrizio, Bicio, aveva una passione: amava andare a letto con le prostitute.
Le pagava per fare l'amore, le pagava per restare con lui, le pagava per dormire con loro.
Disteso sul letto quell anotte, con la luce della strada che entrava dalla porta del bagno, fissava un punto sulla parete.
"Se non sono gigli son pur sempre figli vittime di questo mondo."
La prostituta era slovena, si chiamava shirla.
Parlava uno strano italiano, sapeva leggere però.
Fabrizio nascose un sorriso fra i capelli di Shirla, era l'amore dolce e violento che non aveva mai conosciuto.
Fu così che in quella notte non scrisse altro.
L'amore è difficile da scrivere, è la cosa più difficile da dire, non c'è nessuno che lo insegna, nessuno veramente disposto a dirti perchè lo si fa.
...continua...

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