domenica 23 dicembre 2007
auguri di natale
“Augurio” viene dal latino “auguriu(m)”, derivato a sua volta da “augur”: augure.
Niente auguri di natale per sms, niente auguri telefonici o via mail, prima del capodanno questa volta farò gli auguri da qui, consapevole che l'indirizzo di questo blog non lo ha quasi nessuno dei miei amici e quindi del fatto che pochi a cui farò gli auguri leggeranno queste mie parole.
Per complicare ancor di più la cosa ometterò i nomi dei destinatari, ma solo cifre, numeri.
Segnali di fumo allora...
Auguri a...
1) a lui che non vedo da mesi, con cui ci sentiamo via chat o sms, a lui che non mi tradirebbe mai, con cui progettiamo un viaggio insieme, per cancellare quello brutto che non siam riusciti a rendere bello
2) a lui che sta andando via per lavoro, a lui per cui mi butterei nel fuoco, se solo il fuoco fosse per una volta più forte di lui
3) a lei che c'è, che mi guarda con gli occhi malinconici che lottano per non diventare tristi. A lei che ha dato all'amore un significato diverso. A lei che non ha mai accampato scuse per non aver sempre saputo amare. A lei ch è migliore di me.
4) A lui con cui giocavo a pallone, a lui, mio compagno di difesa, mio amico di vittorie e anche di qualche sconfitta. Quanto mi manchi in campo, come vorrei averti ancora con me ora che sto per smettere pure io per lo stesso problema che hai avuto tu
5) Al mio amico con cui bisticciamo per primeggiare in parola, all'amico con cui ci si stima senza averlo detto mai, al mio amico che trova sempre parcheggio anche quando non si trova mai
6) Alla mamma di Fabrizio e Simona che mi ha insegnato come si fa
7) A chi non ha il coraggio di far senza di me
8) A chi non troverà mai uno come me, forse migliore per tante cose, ma come me mai
9) A chi una figlia e una moglie ha tolto la libertà di scoprire cosa c'è dietro
10) A chi ormai ha il riporto
11) A lei che dovrebbe sorridere di più perchè quando sorride sa sorridere
12) A lei che ha due figli stupendi
13) A lui che stimo perchè ha saputo essere mio padre
14) Al mio mito, al padre di Vincenzino
15) A chi mi ha fatto tornare a scuola, a chi mi ha fatto sentire come batteva il cuore a 18 anni
16) A chi, troskista, crede che prestissimo saranno in tanti come lui
17) A chi mi ha fatto male
18) A lei che ha occhi così difficili da evitare
19) A chi c'è
20) A chi ci sarà, soprattutto a chi ci sarà
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2 commenti:
Io sono lei. Ancora, sempre. E tu hai, per caso, quella foto in cui io guardavo e sorridevo...
questi sono gli equivoci dell'ambiguità. fare in mdo che mille persone si riconoscano in chi non sono.
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