giovedì 3 aprile 2008

E' notte alta e sono sveglio

















Messosi a nudo inizia la caccia delle parole usate ieri e magari anche in altre occasioni.
Non le ha con sè, ma non possono essere molto distanti da lui.
Eccole.
Sono per terra di fronte a lui.
Son già piene di polvere, sono sgonfie e piene di polvere scura.
Credi che le possa riutilizzare, magari per un'altra occasione?
Le prende da terra e se le fa scivolare nel palmo della mano.
Tante parole che si intrecciano fra il palmo della mano e le dita.
Ora le mani sono come la bocca, le labbra che le hanno pronunciate.
Ora con quelle mani può dire qualsiasi cosa.
E' notte alta e sente sul viso qualcosa di freddo.
Adesso capisce come si sente.
Un uomo con delle inutili parole nelle mani sotto il cielo che sembra lentamente accendersi.
E' come un sogno, ma non sembra ancora un sogno.

1 commento:

Anonimo ha detto...

anche le mani sanno parlare attraverso la scrittura e sono parole che rimangono